La calza della befana
La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, col cappello alla romana: Viva viva la Befana!
Il 6 Gennaio arriva l'Epifania che "tutte le feste porta via". Una delle nostre tradizioni più famose è la Festa della Befana,
i bambini ricevono caramelle e cioccolatini di ogni tipo, oltre a carbone dolce.
La Festa della Befana viene da un'usanza antica. Com'era una volta la Festa della Befana?
IL MISTERO DELLA BEFANA
Ero una bambina, la sera del 5 gennaio, a me e mia sorella la mamma diceva: «A letto, o la Befana non arriva!».
Ma già da qualche giorno prima la Befana era diventata una sorta di tiri-tera sul fatto che si doveva essere buone e brave: «Se non fate le brave la Befana non vi porta niente» oppure «la Befana vi porterà solo carbone»... Mi chiedevo come facesse a sapere la Befana se ero stata buona o cattiva? Come faceva a sapere a chi portare regali e a chi il carbone? Così la Befana è rimasta paura e gioia nei miei ricordi di bimba.
Io e mia sorella strappavamo due fogli di quaderno e scrivevamo la letterina alla Befana promettendo di essere buone, di aiutare la mamma in casa e soprattutto la promessa che fra noi due ci sarebbe stata amicizia e condivisione. La mamma, ci diceva: "Non chiedete troppe cose alla Befana è molto vecchia, non ce la fa a portarle tutte". Così, nella letterina, oltre ai dolcetti, chiedevamo piccoli oggetti, anche perché da poco era passato Gesù Bambino e i regali, quelli belli li avevamo già ricevuti.
Quello che rendeva unica la festa della Befana, era l'eccitazione di quei momenti. Per noi bambine era un evento carico di attesa, ma anche di paura per l'arrivo, di quella vecchina che, volando in cielo scendeva dal camino e riempiva le nostre calze con dolcetti o carbone.
La sera del 5 Gennaio, la mamma aveva tutto un suo rituale che noi piccoline apprezzavamo tanto, facevamo il bagno in cucina, con la luce spenta, l'unica sorgente luminosa era la fiamma che veniva dalla stufa con lo sportellino aperto per non farci sentire freddo. Dentro il grande catino bianco, davanti al calore della stufa, la mamma ci lavava dolcemente, giocavo con la schiuma profumata della saponetta, assaporavamo la lentezza di quei momenti di assoluta felicità tutti nostri... gli schizzi dell'acqua calda, calata dalla teglia per il risciacquo della testa insaponata. Essere avvolta nell'asciugamano che profumava di pulito, scaldato davanti alla stufa e poi per finire... una nuvola di borotalco, le braccia bianche e le nostre risate di complicità...
E poi di corsa a letto senza riuscire ad addormentarci, sussultare ad ogni rumore chiedendoci: sarà arrivata? Alla fine, sfinite dalla lunga attesa, io e mia sorella ci addormentavamo.
La mattina del 6 gennaio ci svegliavamo e di corsa andavamo a vedere in cucina se la Befana fosse passata... Le calze colorate erano rigonfie, la fretta di spiccarle dalla cappa della stufa... e dentro i dolci, lecca lecca, l'orologino finto di plastica, la macchinetta fotografica con le foto delle città... e ricordo che sempre, tutti gli anni, la Befana portava anche un libro. Il regalo più bello che ho ricevuto dalla Befana è stata una scatola di colori acquarello da condividere con mia sorella, ecco quello era il gioco che la Befana aveva portato per insegnarci che le cose vanno fatte insieme, con amicizia e sempre d'accordo.
Questa è stata anche la mia infanzia, il mio piccolo grande mondo in cui tutto era buono e semplice. Momenti indimenticabili, impressi nella mente e nel cuore come impronta di un tempo passato che, con grande nostalgia vorrei rivivere anche solo per un attimo.
Non perdiamo la fiducia nella Befana e non permettiamo che i bambini vedano svanire un personaggio che, oltre ad accrescere la loro fantasia, insegna che i miracoli possono accadere.
BUONA EPIFANIA A TUTTI, dalla vostra befana.
REGALI PER TUTTA LA FAMIGLIA
Se la calza più dolce dell'anno è per te una tradizione irrinunciabile, dai uno sguardo alle idee che propone Mastro Cianuri. Sarà un modo speciale per concludere in bellezza le festività natalizie e per sorprendere chi ami. Ecco i nostri suggerimenti per tutta la tua famiglia.
La calza dei bambini la puoi personalizzare a tuo gusto, ma in ogni caso va assolutamente riempita fino all'orlo con dolci e prelibatezze varie.
I nostri cioccolatini bianchi, fondente, al latte, i biscotti e il lecca lecca sono di nostra produzione. Le materie prime da noi utilizzate sono tutte di ottima qualità.
Ti consigliamo di riempire la calza della mamma, del papà e dei nonni con i nostri:
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biscotti natalizi artigianali (cookies, sablè e meringhette)
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I deliziosi pasticcini Meteoriti
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I Mendicanti: prelibati cioccolatini
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Scorzette di frutta candita
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Scorzette di frutta candita ricoperta di cioccolato fondente
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pezzetti di torrone
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Le Spalmabili Nocciola e Pistacchio
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Il "praparato per la cioccolata calda"
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Il "preparato per il gelato"
... e poi
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bustine di prezioso tè
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caffè, adorato da molti adulti
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bottiglia mignon di Agricanto (liquore alla ciliegia)
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ottima frutta secca
Lascerai tutti a bocca aperta!
ALCUNE CURIOSITÀ
La storia della Befana affascina tutti, grandi e piccini. La Befana è una figura che accomuna molte generazioni, dai nonni, ai genitori, ai bambini. È la «nonnina» di tutti, vive un'eterna giovinezza, legata alla riscoperta e alla valorizzazione delle antiche radici culturali del nostro Paese.
Il nome "Befana" deriva dal greco "Epifania", che significa "manifestazione", "apparizione".
Il 6 Gennaio simbolicamente è la ricorrenza di Gesù Bambino che si mostra all'umanità intera, rappresentata dai Tre Re Magi, appunto l'Epifania.
Attualmente la figura della Befana, è rappresentata da una vecchietta con il naso lungo, il mento aguzzo, il viso rugoso, la schiena ricurva, vestita con una lunga gonnellona, un grembiule, le ciabatte consumate ed un fazzoletto in testa.
Sempre secondo la leggenda, la Befana viaggia a cavalcioni su una scopa volante e consegna dolci, giocattoli e cioccolatini ai bambini che si sono comportati bene e carbone ai bambini disubbidienti.
Ma cosa si lascia alla Befana per ringraziarla?
La tradizione vuole che per la Befana si lasci un bicchiere di vino, un'arancia, un po' di biscotti, perché possa ristorarsi nel suo lungo viaggio di casa in casa, di calza in calza.