Il Mastro aperitivo: un rito italiano

Siamo fatti della stessa sostanza dell'aperitivo. (da Twitter)

Anche il tuo gruppo sanguigno è RH APERITIVO? La parola Aperitivo deriva dal latino «aperitivus», che significa aprire.

Quindi nel nostro caso, apre lo stomaco e stimola l'appetito, non a caso l'aperitivo viene consumato tra le 18:30 e le 21:00.

Da Mastro Cianuri l'aperitivo è un'esperienza sensoriale, dove il gusto, i profumi e i colori del cibo sono un tripudio di allegria e felicità.

Da bere ti proponiamo:

  • Cocktail (se vuoi, puoi consultare l'articolo «Cocktail» del nostro blog, sul sito di Mastro Cianuri)

  • Long drink

  • Gineria e distillati (c'è un interessante articolo sul nostro blog che riguarda la gineria, puoi consultarla)

Preparati sapientemente da abili mani seguendo sempre le indicazioni della Federazione Italiana Barman.

Oppure se ti piace la tradizione, puoi degustare

  • un bicchiere di prosecco o vino, serviti alla giusta temperatura. Qualunque siano le tue preferenze in fatto di vini, bianchi, rossi, secchi o fruttati, corposi o amabili, troverai il vino italiano per te.

  • una fantastica birra, fresca al punto giusto.

Le bevande vengono accompagnate dagli immancabili stuzzichini:

  • olive

  • arachidi

  • patatine

  • grissini

Per noi di Mastro Cianuri, che abbiamo a cuore il nostro territorio e che da sempre il nostro impegno è quello di far conoscere attraverso il cibo la bellissima Umbria, anche l'aperitivo è una chiara riscoperta culturale fatta di abbinamenti locali. Noi lo abbiamo pensato così:

  • un tagliere di salumi

  • una selezione di formaggi

  • una bella fetta di pane tostato da condire in tanti modi

  • i nostri tranci di pizza e la gustosa focaccia a lunga lievitazione (una delle caratteristiche distintive della nostra filosofia è la ricerca costante delle migliori materie prime, sempre fresche e di altissima qualità. Gli ingredienti che scegliamo di usare sono sempre accuratamente selezionati per garantire la miglior qualità ai nostri prodotti. Puoi approfondire l'argomento: «Pizza e Lievitati», sul nostro blog nel sito di Mastro Cianuri)

Il vero Aperitivo Italiano non include solo cibo e bevande.

L'occasione per un aperitivo è spesso sociale e informale, è un momento per chiacchierare in buona compagnia.

Un momento di relax e svago, da passare con gli amici e del quale, oramai, non possiamo fare a meno. Ma vi siete chiesti com'è nato questo appuntamento, oramai per tanti di voi irrinunciabile?

Pronti a fare un tuffo nel passato? Rigorosamente con un drink in mano.

PERCHÉ NASCE L'APERITIVO

Le prime testimonianze storiche sull'aperitivo risalgono al V secolo a.C. Il termine aperitivo deriva dal latino «aperitivus» (che apre). Si arriva al vino aromatizzato che Ippocrate dava ai pazienti che mostravano segni di inappetenza. Questa bevanda infatti, aiutava a stimolare l'appetito. Era vino aromatizzato dal sapore amarognolo, il suo segreto è che a stimolare il senso di fame, infatti, non sono i sapori dolci, ma proprio quelli amari.

Nel '700 Antonio Benedetto Carpano creò il primo liquore da aperitivo, il Vermouth. Una moda che prese piede a Torino grazie a Vittorio Emanuele II, che amava molto il Vermouth fino a renderlo bevanda di corte. Il Vermouth è nato come un vino aromatizzato con l'aggiunta di china. Se ne beveva un bicchierino prima di mettersi a tavola, per mangiare con più gusto.

Nel 1800 cresce l'offerta degli aperitivi: a Milano, Ausano Ramazzotti crea il primo liquore da aperitivo: l'Amaro Ramazzotti, realizzato con la combinazione di 33 erbe.

Mentre in Piemonte i produttori Martini e Rossi creano il Martini Bianco.

A Novara, nasce il Campari, creato da Gaspare Campari: a base di erbe, veniva chiamato anche bitter, per via del gusto particolarmente amaro (bitter in tedesco significa amaro).

Questi nuovi liquori divennero ben presto protagonisti nei Caffè.

Diventa usanza di molti bere qualcosa prima dei pasti per stimolare l'appetito, è così che accanto alle bevande si iniziano a consumare stuzzichini (soprattutto olive e salatini).

Il Novecento apre le porte a influenze internazionali, l'Aperitivo cambia forma.

Ad esempio l'usanza dell'Happy Hour dell'Inghilterra. Di cosa si trattava?

Di una trovata commerciale per aumentare i clienti nei bar: una fascia oraria, tra le 18.00 e le 19.00, durante la quale le bevande erano proposte a prezzi più bassi, ed inoltre viene aggiunto anche qualcosa da mangiare.

Negli ultimi vent'anni, nelle grandi città, l'Aperitivo diventa una vera e propria alternativa alla cena. L'Apericena è proprio questo: occasione di ritrovo per chi esce dal lavoro e brinda in compagnia, davanti a buffet particolarmente ricchi.

L'aperitivo italiano ha ereditato qualcosa di britannico e qualcosa dalle tapas spagnole: aperitivo iberico, dall'antica usanza di coprire il bicchiere di vino con un pezzo di pane o prosciutto (da tapar: tappare...).

Nel corso del tempo, è diventata un'usanza accompagnare l'aperitivo con delle vere e proprie delizie della cucina tradizionale.

È davvero interessante scoprire ogni volta come negli anni alcuni stili di vita si sono profondamente evoluti, come sono cambiati la cultura del cibo, il modo di cucinare e di selezionare gli alimenti anche attraverso la trasformazione delle abitudini.

Gli articoli del nostro blog sono una conferma di questa trasformazione continua, che per noi è meravigliosa...

Chiudiamo questo articolo con un altro pensiero, ma questa volta del celebre Fabrizio Caramagna, conosciuto anche come "ricercatore di meraviglie".

Scala aggiornata delle ere geologiche

Ventitre milioni di anni fa: Miocene

Dodicimila anni fa: Pleistocene.

Cinque milioni di anni fa: Pliocene.

Era attuale: Apericene.

(di Fabrizio Caramagna)