A Natale siamo tutti più buoni!

Un giorno hai dei risparmi e il giorno dopo fai i regali e i risparmi scompaiono.

Credo sia questo che intendono quando parlano di "magia del Natale".

da Twitter

A parte gli scherzi, il dono di Natale ha un significato molto importante. La parola "Dono" deriva dal verbo "dare" (regalare senza aspettarsi nulla in cambio).

Scambiare i regali è segno di amicizia, amore e affetto. La notte della Vigilia è tradizione scartare i regali di Natale tutti insieme, sotto l'albero addobbato e illuminato. La notte del 25 Dicembre è quel bisogno di rinnovare in noi l'emozione della magia del Natale.

Il Natale di Mastro Cianuri

Oggi è sabato, mi sono alzata un po' più tardi, assaporo la mia tazza di tè davanti al finestrone della cucina. É una bella mattina, fredda, ma con il sole, mi piace farmi coccolare dai suoi tiepidi raggi.

Il tè ha un buon profumo, sorrido mentre scruto le persone camminare veloci in strada.

C'è il Sig. Giovanni che torna a casa con il giornale appena comprato sotto braccio, Irene che tiene stretto il pane ancora caldo, un bambino che con la sua bici schiva con un fare rocambolesco un'auto ferma lungo la strada... Che bello il sabato, si torna padroni del proprio tempo e dei propri spazi.

All'improvviso mi viene voglia di vestirmi e di «buttarmi in mezzo alla mischia».

Guardo Mina, la mia dolcissima cagnolona, è sdraiata in un tappeto di luce che le scalda il corpo e le fa tenere gli occhi chiusi... Allora pronuncio le fatidiche parole magiche: «Mina, andiamo fuori? Dai prendiamo il guinzaglio». Mina salta sulle quattro zampe, scodinzola, fa una smorfia con la bocca mostrando i denti, io lo chiamo «sorrisone» e lo fa quando è felice.

Mi vesto bene, infilo la giacca a vento e il cappuccio di lana. Destinazione: il centro di Perugia.

Ci avviamo su per le scalette di Sant'Ercolano, mi fermo a guardare le belle vetrine della mia città.

Tra pochi giorni sarà Natale, la città è addobbata a festa. Il Natale mi riporta sempre a quando da bambina andavo alla Standa con la mamma (che allora si trovava in Corso Vannucci). Compravamo qualche decoro, poi naturalmente mi portava al reparto giocattoli. Wow, avrei voluto passare li dentro un intero giorno, le bambole, i tegamini, le carrozzine, «Mamma mi piace questo. Gesù Bambino me lo potrà portare?» «Se fai la brava penso di si».

Ora stiamo risalendo su fino a Piazza Matteotti, bella, tranquilla, inondata dal sole...

Passo davanti alla mia pasticceria preferita, la Mastro Cianuri. La conosco bene per il suo gelato artigianale, mmmm la pinolata!

Quando arrivano i miei amici di Firenze, per fare bella figura, li porto sempre da Mastro Cianuri, c'è Piero che una volta si è mangiato due gelati uno dietro l'altro, così, senza battere ciglio. Entro, chiedo un vassoio di cioccolatini da portare a casa. Che belli, ci sono quelli a tema natalizio, la commessa mi chiede: «Vuole questi?» «E si, belli e buoni». Mina con il naso per aria per il dolce profumo fa il sorrisone.

Mi guardo un po' intorno, non smetto di pensare che buono dovrebbe essere il panettone artigianale al pistacchio, c'è anche quello al profumo di agrumi... tutti deliziosi, tutti da provare!

Che belle le confezioni natalizie di cioccolatini artigianali, la cosa davvero interessante è che i cioccolatini li scelgo io!

«Mina... guarda questa scultura di cioccolato tutta decorata... regalo perfetto per la zia Giò». Quante idee per un regalo diverso, ad esempio per Marco e Roberta questa bella scatola natalizia con le tazze abbinate a preziosi e cacao, si, è proprio il regalo perfetto per loro.

Per i nonni che amano la tradizione, c'è lo squisito torciglione alle mandorle. Il torrone bianco lo prendo per me, ottimo da offrire ai miei ospiti durante le nostre serate di giochi da tavolo. Il panforte mi strizza l'occhiolino, quasi, quasi lo regalo al mio papà che è un gran goloso e gli piacciono i gusti decisi!

Questi dolci sono perfetti, perché sono tutti artigianali, fatti con tanta cura e amore.

Quanti vini e spumanti da abbinare a tutte queste bontà, sono tutti di ottima provenienza!

Sono talmente felice che acquisto subito i regali: così non ci penso più. Finalmente, regali tradizionali e originali insieme, di qualità e di ottimo gusto.

La commessa prepara tutti i pacchetti, belli, festosi, luccicanti.

Ecco è tutto pronto!

Io e Mina usciamo dalla pasticceria, ci incamminiamo verso il centro. Mina cammina piano di fianco a me. Mi segue, guarda incuriosita il passaggio di altri cani. Anche lei è felice, mi fa il «sorrisone».

Il mio, sarà un Natale dolcissimo.

Storia del Regalo di Natale

Come e dove nasce l'usanza di scambiarsi i regali di Natale?

La storia dei regali di Natale si mescola tra le credenze popolari e la simbologia cristiana.

Per alcuni studiosi, scambiarsi i regali di Natale trova le proprie origini nell'Antica Roma, da qui nasce termine "strenne".

Strenae in latino, indicava la festa dell'anno nuovo, che veniva celebrata alle calende di gennaio, in stretta relazione con la dea Strenia, divinità della religione dell'antica Roma, simbolo del nuovo anno, di prosperità e di fortuna.

Per altri studiosi, invece, lo scambio dei regali natalizi è un'abitudine che nasce in epoca cristiana moderna, in concomitanza con la nascita di Gesù, in modo particolare ai doni fatti a Gesù Bambino dai Re Magi: oro, incenso e mirra.

Solo alla fine del Medioevo si iniziò a donare regali ai bambini, perché ricordassero la nascita di Gesù come un momento di gioia.

Fu in America, che i primi coloni olandesi diedero vita a una nuova cultura del regalo, attraverso il culto di San Nicola (Santa Claus, meglio noto come Babbo Natale).