Pasqua, festa della luce e della gioia

*Pasqua era giunta, la festa della luce e della liberazione per tutta la natura! L'inverno aveva dato il suo addio, ravvolto in un fosco velo di nebbie, e sopra le turgide nuvole in corsa s'avvicinava ora la primavera. Aveva spedito innanzi i suoi messaggeri di tempesta per destare la terra dal lungo sonno, ed essi fremevano su boschi e piani, battevan le ali sulle cime possenti dell'alpe e sconvolgevano il mare dal profondo.

Era nell'aria come un lottare e un muggire selvaggio, e ne usciva tuttavia quasi un grido di vittoria: ché tra le burrasche di primavera, frementi di vita, s'annunciava la resurrezione.*

(Elisabeth Bürstenbinder)

Nel periodo pasquale la tavola è colma di dolcezze e di simboli che celebrano l'annuncio della pace e della bella stagione.

Da Mastro Cianuri rispettiamo la tradizione dei dolci pasquali legati a questa festa primaverile. Puoi acquistare le nostre Ciaramicole, buone, gustose e scenografiche con la glassa bianca e i confetti colorati. Oppure la Colomba del Mastro, realizzata con il nostro lievito madre e arance candite di nostra produzione.

Ora vogliamo, come al solito, raccontarti la storia di questi due dolci, perché anche il cibo è cultura.

La Ciaramicola

Se conosci la Ciaramicola è probabile che tu sia umbro, o che sia originario proprio di Perugia. Nasce proprio in questi luoghi la Ciaramicola, dolce tipico pasquale umbro. Si tratta di un torcolo dall'impasto rosso, grazie all'aggiunta di Alchermes. Ricoperto da una glassa spessa e da confettini colorati.

Il nome Ciaramicola, per qualcuno, sarebbe legato alla parola "ciara" che indica la "chiara", massa spumosa di albume che la ricopre; per altri invece deriverebbe da "ciarapica", il termine dialettale per indicare la cinciallegra, il piccolo uccello che con il suo canto preannuncia l'arrivo della bella stagione; per altri ancora da "ciaramella" per la sua forma circolare a ciambella.

Si racconta che in passato, la Ciaramicola, fosse il dono di Pasqua per il fidanzato delle ragazze prossime al matrimonio, come augurio di un'unione felice, simboleggiata dai confetti variopinti.

La Ciaramicola è un dolce realizzato con ingredienti semplici:

  • Farina

  • Zucchero

  • Uova

  • Scorza di limone grattugiata

e poi l'ingrediente fondamentale, che rende questo dolce unico e particolare

  • l'alchermes, il liquore a base di spezie, acqua di rose. Regala a questo dolce una intensa tonalità fucsia.

La torta viene poi ricoperta con una meringa, fatta con albumi montati a neve, zucchero a velo e succo di limone.

Questo dolce è perfetto per la colazione pasquale, ma anche come dessert nel pranzo di Pasqua, accompagnato dal Vin Santo Umbro.

La Colomba

La leggenda vuole che l'origine della colomba risalga all'epoca longobarda, durante l'assedio di Pavia. Terminò dopo tre anni, poco prima del periodo pasquale, allora il re Alboino, ricevette in dono dalla popolazione del luogo un pane dolce a forma di colomba in segno di pace.

Secondo un altro racconto della tradizione lombarda, l'artefice del dolce fu San Colombano, monaco irlandese che fondò numerosi monasteri in Europa (in Italia è famoso quello di Bobbio).

Il monaco arrivò alla corte dei sovrani longobardi, fu invitato ad un pranzo fastoso. La regina Teodolinda fece preparare portate ricche e appetitose, ma San Colombano che non voleva trasgredire l'astensione dalla carne comandata in tempo di Quaresima, accettò di consumare il pasto dopo aver benedetto le portate. Quando l'uomo impose le mani, i piatti di carne si trasformarono in bianche colombe di pane.

Nel 1930, fù un'idea del pubblicitario Dino Villani che lavorava per una nota azienda dolciaria milanese, che pensò di lanciare sul mercato un dolce tipico per Pasqua. Pensò di "riciclare" lo stesso impasto dei panettoni e anche i macchinari per la loro produzione. L'innovazione fu la forma del dolce (la colomba) e la sua copertura realizzata con glassa all'amaretto e mandorle.

Inutile dire che fu un successo!

Con la Pasqua ha inizio la bella stagione: fiori, alberi con le prime gemme, uccelli che volano liberi come in una danza sacra. Siete pronti a decorare le vostre case, ad addobbare le vostre tavole con i piatti e i dolci tradizionali della Pasqua?

Vi aspettiamo da Mastro Cianuri con le nostre bontà.