La saggezza dell’Oriente in una tazza di tè

L'amore e l'amicizia non si chiedono come l'acqua,  ma si offrono come il tè. detto Zen

La Cerimonia del tè è una pratica molto precisa di preparazione della bevanda, che con i secoli è stata perfezionata per ottenere il miglior gusto possibile dall'infusione,

trasformandosi anche in una cerimonia capace di ricavare, nel trambusto della giornata e delle preoccupazioni, un momento di raggiungimento della felicità spirituale interna, di ricerca alla semplicità e all'umiltà. Non è necessariamente una pratica religiosa, ma fondata sul principio zen per cui ogni cosa è preziosa e richiede dedizione ed attenzione.

Dici tè e pensi all'inverno, ma in molti paesi del pianeta si consuma tutto l'anno. Fondamentale nei paesi dell'Est Asiatico questa bevanda. Assume un valore altamente rituale in Giappone con la famosa cerimonia del tè, si consuma molto tè verde, noto per le sue qualità antiossidanti.

In Cina si associa il rito del bere tè alla ricerca della bellezza, della natura e dell'armonia.

In India, dove esiste una fiorente industria del tè, lo si consuma soprattutto nero con il latte, usanza passata poi nel Regno Unito. La Russia è un altro di quei paesi in cui il tè ha un valore quasi rituale. Si consuma nero, molto forte e concentrato e si conserva in una teiera con accanto un tipico recipiente metallico sempre ripieno di acqua calda.

Il tè è una bevanda versatile che secondo le stagioni può essere consumato a temperatura ambiente, calda o ghiacciata. In estate, ad esempio, potete preparare delle caraffe di tè alla pesca o ai frutti rossi, lasciare raffreddare (o immergere direttamente del ghiaccio nella caraffa) e conservare nel frigorifero. Per il tè delle diciassette, invece, quello all'inglese per intenderci, potete optare per un classico (nero) o un verde. Suggeriamo di accompagnare con uno snack dolce questo momento rilassante, da condividere magari con le amiche o gli amici.

Ad oggi il tè più costoso è il Da Hong Pao (Grande Abito Rosso). Un pregiato tè Oolong di roccia proveniente dai monti Wuyi. Più antica è la pianta del tè, più elevato sarà il prezzo del raccolto. Potrebbe arrivare a 1.250.000 dollari/kg. Naturalmente, come si può immaginare, gli alberi del tè Da Hong Pao sono tenuti sotto stretta sorveglianza.

Tè con la regina

Se ti chiedo qual è la Nazione per eccellenza del tè, cosa rispondi? E la città? La persona più nota al mondo che del tè ne ha fatto una delle sue più grandi passioni?

Beh, sicuramente per i più la risposta è: Inghilterra, Londra, la Regina Elisabetta II.

I suoi gusti personali sul tè li conosciamo grazie ad un'intervista della BBC al suo maggiordomo reale, Grant Harrold. La Regina Elisabetta II amava bere il tè Darjeeling, il tè Assam e il tè profumato Earl Grey. Aveva l'abitudine di aggiungere il latte dopo il tè.

Nel pomeriggio era solita degustare l'Afternoon Tea con dei panini e torte, con gli scones (focaccine), prima metteva la marmellata e dopo la clotted cream (panna rappresa). Il maggiordomo ha inoltre ricordato che il tè deve essere sorseggiato e che lo zucchero si mescola con il cucchiaino avanti e indietro e mai con movimenti circolari.

Un po' di storia

Il tè è la seconda bevanda più bevuta al mondo dopo l'acqua (e, di conseguenza, la prima bevanda calda). La produzione mondiale di tè corrisponde a più di 4 milioni di tonnellate, pari a quasi 130 chili ogni secondo. Si stima che 25.000 tazze di tè siano bevute ogni secondo nel mondo, per un totale di circa 1.000 miliardi di tazze consumate all'anno.

La storia racconta che quasi 5.000 anni fa, l'imperatore cinese Shen Nong, «il guaritore divino», esperto in botanica, era seduto tranquillamente sotto un albero con la sua solita tazza di acqua calda quando una foglia, di quella pianta, vi si posò sopra. L'imperatore assaggiò l'infuso e la trovò deliziosa. Il tè era nato!

All'inizio del XVII secolo, l'Europa scopre il tè, non si sa bene se grazie agli olandesi oppure ai portoghesi. La storia del tè racconta che è stato grazie alla principessa del Portogallo Catherine De Braganza, sposa di Charles II e grande appassionata di tè, che la bevanda arrivò alla corte inglese.

Tutti i tipi di tè in commercio provengono da un'unica pianta, la Camellia sinensis, originaria della Cina. "Intorno alla metà del 1800 è stata scoperta anche la Camellia assamica, diffusa nella regione dell'Assam, in India". Sono le lavorazioni che creano i tè nero, tè verde, tè bianco o l'Oolong.

Si differenziano per i diversi trattamenti lavorativi che permettono diversi gradi di ossidazione delle foglie, comunemente chiamata "fermentazione»

I tè rossi (detti "neri" in Occidente) sono tè fermentati, i verdi sono tè non fermentati, i blu (oolong) e gialli sono semi fermentati, e i neri (pu'er) sono "post fermentati". I tè bianchi sono ottenuti dalle gemme e dalle prime foglie con fermentazione parziale.

Una volta essiccato, il tè può essere ulteriormente lavorato per dare vita a tè aromatizzato, tè pressato e tè deteinato. Il termine "tè" è stato usato in modo improprio in passato anche come sinonimo di "tisana", per indicare infusioni preparate con piante diverse dalla Camellia sinensis.

Il termine "tè rosso" si riferisce comunemente, ma impropriamente, anche al carcadè o all'infusione di rooibos del Sudafrica, che non sono infusioni di Camellia sinensis, quindi non vanno chiamati "tè" ma "infusi" o "infusioni".

L'acqua che viene versata sulle foglie di tè per metterle in infusione non dovrebbe bollire ma sobbollire. L'acqua troppo calda (oltre i 90°) brucia il tè, alterandone il sapore, perchè gli aromi sono sostanze volatili che evaporano con l'acqua. Inoltre, l'acqua bollente perde ossigeno e sono proprio le molecole di ossigeno che portano le note aromatiche. Idealmente, l'acqua dovrebbe essere riscaldata a circa 70° per i tè verdi e da 85° a 90° per i tè neri.

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